Angelucci vuole tutto: tratta con Eni per l’agenzia Agi e con Elkann per Radio Capital (e un domani per Repubblica)

IL FATTO QUOTIDIANO – Il re delle cliniche ha già tre quotidiani (dove nasconde le notizie sull’ex socio Verdini). Ma si vuole allargare. Radio Capital, Agi e un sogno: “Rep.” 

DI TOMMASO RODANO

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Era un portantino dell’ospedale San Camillo di Roma, è diventato il re delle cliniche private del Lazio e l’editore più potente della stampa di destra. Antonio Angelucci non si ferma più. Dopo aver messo le mani sul Tempo, su Libero e sul Giornale, dopo aver tentato invano la scalata alla Verità e mentre continua a spingere per l’acquisto di Radio Capital dal gruppo Gedi, il potente imprenditore – che a tempo perso è deputato leghista con record di assenze – sarebbe in trattativa per acquistare anche l’Agi, l’agenzia di stampa dell’Eni. Il cane a sei zampe se ne priverebbe senza drammi, visti i conti poco floridi e l’imminente conflitto con la redazione sul piano di risparmi e pensionamenti anticipati.

Sullo sfondo, c’è chi garantisce che Angelucci abbia anche avviato un discorso con la famiglia Elkann per comprare Repubblica. I tempi per un’operazione del genere – clamorosa per la storia del giornale fondato da Scalfari e per quella personale di Angelucci – sarebbero ovviamente più lunghi, ma se gli attuali proprietari decidessero di cedere, Angelucci non farebbe mancare il suo interesse. Repubblica è il colpo grosso, il tassello definitivo, un’utopia forse irrealizzabile: gli permetterebbe di controllare un network enorme e trasversale, da destra a sinistra (d’altra parte il primo giornale posseduto da Angelucci, insieme a Libero, fu il Riformista di Claudio Velardi, un foglio vicino ai Ds di Massimo D’Alema). Per ora sono solo discorsi rimbalzati tra i divanetti di Montecitorio.

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