(AGI) – Roma, 13 apr. – “Come Partito Democratico chiediamo all’Eni e al governo italiano di fermarsi. Chiediamo alla Commissione Europea di valutare la vendita da parte dell’Eni dell’Agi al gruppo Angelucci perché darebbe luogo a un colossale conflitto d’interesse e a un attacco al pluralismo e alla libertà di informazione in conflitto con le norme europee. L’European Media Freedom Act appena approvato, infatti, dovrebbe evitare l’eccessiva concentrazione del mercato dei media, indipendenza e autonomia dal potere politico. La stampa e la Tv devono servire i governati e non i governanti. La vendita dell’Agi, essendo Antonio Angelucci parlamentare della Lega, ras delle cliniche private nel Lazio, editore di quotidiani, significherebbe invece colpire l’indipendenza e l’autonomia dell’informazione. Antonio Angelucci non è un semplice imprenditore, è un politico della maggioranza che governa il Paese. Quello che sta avvenendo in Italia sul mercato dei media riguarda perciò l’intera Europa. Non vogliamo essere il Paese degli amici di Orban, ma restare il Paese dei padri fondatori e delle madri fondatrici dell’Unione Europa. Chiediamo all’Eni di non procedere alla vendita dell’Agi e al governo di cessare le ostilità nei confronti del mondo dell’informazione. Un caposaldo dell’informazione primaria del nostro Paese non può essere svenduto a un politico della Lega: l’attacco permanente da parte del partito di maggioranza all’articolo 21 della Costituzione rende l’Italia democraticamente più fragile”. Lo scrivono in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale Pd, e Brando Benifei, capodelegazione Pd al Parlamento europeo. (AGI)
Editoria: Pd, “Commissione europea valuti vendita Agi”
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