Gli intrecci tra Meloni, Sangiuliano e Belpietro e le altre pillole del giorno

Luca Di Carmine

Lettera43.it – Luca Di Carmine – Cosa ci faceva il direttore de La Verità a Palazzo Chigi nelle ore in cui il ministro si dimetteva? Sarebbe lui l’acquirente scelto per comprare l’Agi. E in un secondo momento Angelucci rileverebbe “pacchetto completo”, con il quotidiano. Così Genny potrebbe essere piazzato proprio a capo dell’agenzia di stampa dell’Eni, levando l’imbarazzo alla Rai.

Quando Gennaro Sangiuliano è andato a Palazzo Chigi a prendersi l’ennesima lavata di capo da parte di Giorgia Meloni, per poi “decidere” di lasciare il ministero della Cultura firmando le dimissioni irrevocabili, nelle stanze del governo c’era anche Maurizio Belpietro. Poco dopo l’arrivo di Genny, il giornalista se n’è andato: e ora, dopo qualche giorno, arrivano gli spifferi. Anzi, gli uragani, visto il contenuto. Belpietro ha sempre difeso Sangiuliano, oltre ogni immaginazione, sul giornale e dal piccolo schermo, e qualcuno ha parlato di “carte” consegnate al direttore de La Verità per difendere pubblicamente il ministro. La voce più interessante riguarda invece la questione legata alla vendita dell’Agi, l’agenzia di stampa dell’Eni: l’acquirente scelto sarebbe, secondo i rumors di palazzo, proprio Belpietro. Solo in un secondo tempo, quando il quotidiano «avrà già in pancia l’Agi», dopo averne rivisto la struttura, Antonio Angelucci rileverebbe La Verità. E Sangiuliano, grazie all’acquisto targato Belpietro, potrebbe diventare direttore dell’Agi, lasciando senza imbarazzi la Rai che altrimenti deve trovargli un posto adeguato al suo passato. Non resta che attendere lo sviluppo degli eventi…

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