(AGI) – Roma, 29 lug. – Una “ondata di attacchi” al quotidiano Domani, alla trasmissione televisiva Report e al sito Fanpage; le “pressioni a un livello inedito” sulla Rai; la “potenziale vendita dell’Agi, una delle principali agenzie di stampa del Paese, a un parlamentare della Lega”; il ddl Balboni con le misure anti-giornalisti: sono i fatti segnalati nel report del Media Freedom Rapid Response, consorzio europeo cofinanziato dalla Commissione europea che si occupa di monitorare le violazioni alla liberta’ di stampa nel continente e che in vista delle ultime elezioni europee ha condotto una missione urgente a Roma il 16-17 maggio scorsi. “Negli ultimi anni in Italia – si legge – si e’ assistito a un costante declino della liberta’ dei media, segnato da attacchi e violazioni senza precedenti, spesso iniziati da rappresentanti pubblici nel tentativo di mettere a tacere voci critiche. L’interferenza politica nei media pubblici e l’uso sistematico di intimidazioni legali contro i giornalisti da parte degli attori politici da tempo definiscono il rapporto tra media e politica in Italia. Tuttavia, negli ultimi due anni queste dinamiche hanno raggiunto livelli allarmanti”.
“Da quando il governo di coalizione di estrema destra guidato da Giorgia Meloni e’ entrato in carica nell’ottobre 2022 – sottolinea il Report, intitolato ‘Silenziare il quarto potere: la deriva democratica dell’Italia’ – la liberta’ dei media in Italia e’ stata sottoposta a una pressione crescente, con attacchi e violazioni senza precedenti della liberta’ di stampa e dei media, spesso avviati da funzionari pubblici nel tentativo di emarginare e mettere a tacere le voci critiche”. Il Consorzio afferma di aver cercato di incontrare esponenti del governo in carica, ma “purtroppo tutte le richieste sono rimaste senza risposta”. “Tali rifiuti – sottolinea il Consorzio – dimostrano la mancanza di volonta’ del governo di impegnarsi in discussioni costruttive su sviluppi chiave relativi ai media che hanno un impatto sulla qualita’ della democrazia italiana”.
Il Report, nelle conclusioni, si sofferma, sulla Rai. “Sebbene un certo grado di politicizzazione abbia sempre caratterizzato l’emittente pubblica italiana – si legge – negli ultimi due anni questa tendenza ha raggiunto un livello senza precedenti, condito da pressioni e autocensure. Contrariamente al nuovo European Media Freedom Act (EMFA), l’attuale legge che regola il servizio pubblico consente continue e indebite interferenze politiche nella governance dell’emittente pubblica. Unita a finanze inadeguate e insostenibili, questa situazione non solo rappresenta una seria minaccia all’indipendenza del servizio pubblico, ma mette anche a repentaglio il diritto dei cittadini a un’informazione libera e imparziale”. Quanto alla “potenziale vendita dell’Agi a un gruppo di proprieta’ di un politico del partito della Lega”, essa “rappresenta un altro esempio un chiaro caso di conflitto di interessi che influenzerebbe negativamente un mercato dei media gia’ fragile”. (AGI)
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