Da Londra alle Isole Vergini. L’impero Angelucci è offshore

DOMANI – Partiamo dalla trattativa per comprare Agi, confermata dalla stessa Eni ormai due mesi fa. Dopo Il Giornale, Libero e Il Tempo, il parlamentare della Lega Antonio Angelucci vuole acquistare anche
la seconda agenzia di stampa italiana dopo Ansa. Tutto questo senza considerare che, secondo alcuni articoli pubblicati in quei giorni e poi smentiti dagli Angelucci, nel mirino della famiglia romana ci sarebbe anche La Verità, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro. Voci di una trattativa in corso per rilevare il giornale di Belpietro circolano ancora Oggi con insistenza, nonostante nuove smentite. Si vedrà come andrà a finire, ma di certo il governo guidato da Giorgia Meloni non sembra opporsi al progetto di raggruppare sotto un’unica guida tutti i giornali
di area. Con l’aggiunta fondamentale di Agi, il cui acquisto Permetterebbe di fornire agli altri media, non solo quelli di destra, la materia prima, cioè la stragrande maggioranza delle notizie che ogni giorno vengono diffuse.

(di GIOVANNI TIZIAN e STEFANO VERGINE) – Scavare fino alle radici dell’impero di Antonio Angelucci permette di capire moltissime cose sull’origine e sul consolidamento del suo potere. La lettura dei documenti societari restituisce una certezza: i due settori in cui è attivo, editoria e sanità, seppure diversi sono funzionali l’uno all’altro. Almeno
questo dice la storia meno conosciuta del parlamentare più ricco d’Italia.
Per comprendere il travaso di risorse e interessi partiamo dall’ultima sfida dell’ex portantino dell’ospedale San Camillo di Roma, diventato poi
sovrano della sanità privata. Partiamo, dunque, dalla trattativa per comprare Agi, confermata dalla stessa Eni ormai due mesi fa. […]

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