LA NOTIZIA – La Sveglia – (di Giulio Cavalli) – La libertà di stampa in Italia è moribonda e l’Europa se ne sta accorgendo. Mentre il governo Meloni continua la sua crociata per la nuova egemonia culturale, le associazioni dei giornalisti europee lanciano l’allarme. Ma a Roma fanno orecchie da mercante. L’European Movement International, insieme ad altre organizzazioni, chiede alla Alk Commissione Europea di indagare sullo stato della libertà di Libertà di stampa stampa nel Belpaese. Una richiesta che sa di disperazione, l’ultimo tentativo di salvare il salva bile pria sia troppo tardi. E Italia osservata speciale cosa farla Commissione che ? Temporeggia, rimanda, si nasconde dietro risposte vaghe e promesse di “monitoraggio’: Come se non bastasse, ritarda la pubblicazione Una china pericolosa per il Paese del rapporto annuale sullo Stato di diritto. Un caso? Difficile crederlo. Intanto, il governo Meloni prosegue indisturbato la sua opera di demolizione. La Rai, un tempo servizio pubblico, è ormai ridotta a megafono del potere. Programmi scomodi vengono cancellati, giornalisti silenziati. L’ultimo caso? Quello di Serena Bortone, “colpevole” di aver letto un discorso antifascista. L’ombra del controllo governativo si allunga anche sulle agenzie di stampa. L’Agi, una delle principali del paese, rischia di finire nelle mani di un deputato leghista. Un conflitto d’interessi che grida vendetta ma che sembra non scandalizzare nessuno. I giornalisti lavorano sotto costante pressione, minacciati da un potere che non tollera voci fuori dal coro. E mentre l’Italia sprofonda nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa, il governo festeggia. L’Europa osserva, preoccupata. Ma osservare non basta più. Servono azioni concrete, immediate. Perché senza una stampa libera e indipendente, la democrazia è solo una farsa. E l’Italia, purtroppo, sembra avviata proprio su questa strada.
Libertà di stampa Italia osservata speciale (Una china pericolosa per il Paese)
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