(AGI) – Roma, 9 mag. – “Avrete letto della vendita dell’agenzia Agi, un’agenzia di stampa molto importante nel nostro Paese, da parte di Eni al senatore Angelucci, un senatore della Lega, importante imprenditore che controlla già una serie di giornali. Non credo che avvenga in un altro Paese un fatto simile, cioè che un’agenzia che è proprietà sostanzialmente dell’Eni, che a sua volta è proprietà maggioritaria dello Stato, sia venduta a un senatore di maggioranza. Su questo credo si siano levate giuste voci, ma è stata risposta una cosa strana, l’abbiamo sentita dire da diversi, ‘ma è il mercato, sul mercato uno può vendere e comprare qualunque cosa’. Peccato che rispetto alle dinamiche ordinarie del mercato qui ci sono due stranezze”. Lo dice il deputato del Pd ed ex ministro del lavoro, Andrea Orlando, in un video pubblicato sui social network. “La prima è che sostanzialmente l’agenzia non era in vendita, ma è andata in vendita nel momento in cui Angelucci ha pensato di volerla o poterla comprare. La seconda sono le modalità di pagamento: secondo il giornale La Notizia, Angelucci avrebbe da questa operazione più soldi di quanti non ne sborserà, cioè sostanzialmente Angelucci pagherebbe l’agenzia Agi 7 milioni di euro, ma avrebbe in cambio garantita una parte cospicua di questi soldi dalla pubblicità che Eni farà sui giornali del gruppo Angelucci e contemporaneamente avremmo anche, e questa è la cosa ulteriormente interessante, un finanziamento, una convenzione tra lo Stato e l’agenzia che trasferirebbe risorse nella direzione del gruppo Angelucci. Quindi”, conclude Orlando, “sostanzialmente Angelucci compra un’agenzia con dei soldi che gli dà direttamente o indirettamente lo Stato ed è lo Stato stesso a vendere. È il mercato? È uno strano mercato”. (AGI)
Editoria: Orlando, AGI ad Angelucci strana idea di mercato
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