(AGI) – Roma, 5 apr. – Il Cdr dell’Agi, Fnsi e Stampa Romana tornano a chiedere con forza ai vertici aziendali e all’editore Eni di fare chiarezza sui contenuti del possibile accordo di compravendita dell’Agenzia che, stando a notizie di stampa non smentite, si configurerebbe come un passaggio non trasparente, con termini che nulla avrebbero a che vedere con le logiche di mercato, la valorizzazione dell’azienda e l’utilizzo di risorse pubbliche. L’Agi e il suo patrimonio di credibilità, costruito in 70 anni di indipendenza, sarebbero dunque oggetto di una svendita a un parlamentare. Su questa è necessario che si ponga l’attenzione di tutte le massime Autorità e Istituzioni dell’Italia e dell’Ue. La redazione dell’Agi, che già ha fatto cinque giorni di sciopero, è più che mai pronta a utilizzarne altri del pacchetto deciso dall’Assemblea e a mettere in campo nuove iniziative di protesta, chiamando a raccolta le redazioni delle altre testate in una battaglia cruciale per il pluralismo dell’informazione. (AGI) RED
Comunicato del Cdr dell’AGI
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